Attraverso i secoli, la Chiesa fu ampliata e restaurata, fino a raggiungere la forma attuale, per cui si ama definirla "Bomboniera di Crotone", per eleganza delle linee, gli elementi decorativi e l'armonia dei colori. Essa fu terminata e consacrata dal Vescovo di Crotone G. Capocchiani il 31 Ottobre 1774. 

La facciata si articola in tre registri, divisi da soli elementi decorativi. Il portale in stile classico-baroccheggiante, presenta due lesene poggianti su un alto plinto, con capitello dorico, sormontate da una trabeazione dello stesso stile. Sopra di essa, vi sono due volute inginocchiate, al centro delle quali è collocata una piccola edicola che raccoglie la statua di Santa Chiara. Il secondo ordine è evidenziato da finte colonne chiare, ottenute con la tecnica a graffio. Nel terzo registro si aprono due finestre e il rosone centrale con una forma che richiama la valva di conchiglia, il tutto sormontato da un timpano. 

Sul lato destro troviamo il pulpito ligneo del 1700 che sovrasta la porta della sacrestia. All'interno del pulpito è conservato un bellissimo organo a canne, racchiuso in un armadio a sportello, riccamente dipinto sia all'interno che all'esterno. Sullo sportello sinistro è dipinta la figura di Santa Chiara, mentre su quello destro Santa Cecilia, intenta a suonare l'organo. L'armadio è sormontato da una cimasa dorata, recante lo stemma della famiglia Lucifero, offerto da Suor Cecilia, membro di questa famiglia nobile. In basso sugli sportelli si nota l'iscrizione "Thomas De Martino Neapolitanus Regiae Cappellae Suae maiestatis organarius fecit anno Domini 1753".

Nella zona Presbiterale in alto vi è la cupola, nascosta nel tiburio. Questo elemento architettonico è costituito da: una parte finestrelle (il tamburo) che illumina il Presbiterio, un'altra parte accessibile detta "Belvedere", dal quale si può ammirare un suggestivo panorama della Città di Crotone. 

Nella zona Presbiterale è posto un altare costituito da marmi policromi, fiancheggiato da putti marmorei. Esso è opera di una scuola calabrese, sul cui pavimento troviamo la data 1783, offerto da Suor Caterina Ventura. Fu consacrato da Mons. Ludovico Ludovici, Vescovo di Crotone, il 27 luglio 1799 in onore a Santa Chiara. Dietro l'altare in delle nicchie sono poste tre statue: nella prima a destra, San Gaetano con Gesù Bambino in braccio, al centro Santa Chiara con la pisside in mano e, a sinistra San Francesco d'Assisi con la Croce. Le tre statue sono in legno epoca 1700.