Nel centro storico di Crotone si ergeva l'antico Monastero di santa Chiara, secolare punto di riferimento religioso, economico, culturale e sociale per la città. La data precisa circa la fondazione del convento, non è facile da stabilire, poiché molti documenti sono andati perduti o bruciati. Gli storici propongono diverse date: Angelo Vaccaro scrive ad esempio, che il convento originario sorse nel 1419. Successivamente afferma che un nuovo Monastero fu realizzato, verso il 1442 per opera di Mons. Giovanni Ebo, Vescovo di Crotone, il quale ne ebbe l'approvazione da Re Ferdinando nel 1446. 

Felice Gaetano, Gustavo Valente e altri fanno risalire la sua fondazione intorno al 1481, seguendo la tesi riportata nell'opera "Calabria Illustrata" di Giovanni Fiore. La tesi più attendibile è quella di Silvano Controne, Egli fa risalire la sua fondazione alla fine del 1300, rifacendosi sia alla coeva costruzione di altri Monasteri delle clarisse in Calabria, sia alla Bolla Papale di Pio II, in cui ordinava di trasferire i padri Domenicani nel Monastero di santa Chiara. Ciò fa supporre che la data di fondazione debba risalire al 1390 e non al 1442, poiché sembra improbabile che il Monastero fosse caduto in disgrazia solo dopo dodici anni. D'altro canto anche l'interpretazione della Bolla Pontificia lascia alcuni punti oscuri. Secondo l'archivio storico dei Domenicani a Roma, nel 1488 il monastero è ancora incompiuto, mentre in un'altra nota si afferma che nel 1519, i Domenicani non erano ancora nel Monastero di Santa Chiara.

In ogni caso la presenza dei Domenicani è attualmente testimoniata dalla presenza di due tele, raffiguranti San Vincenzo e San Domenico, poste in alto nelle lunette del presbiterio. Nel 1590 nel convento vi sono nuovamente le clarisse e dal quel momento in poi, la vita del chiostro è fiorente, come testimoniano le relazioni ad Limina. Solo dopo l'unità d'Italia comincia il declino di Santa Chiara e dopo alterne vicende le clarisse abbandonano definitivamente il Convento.